“NASA – A Human Adventure”, una delle mostre itineranti sulle esplorazioni spaziali più importanti e popolari degli ultimi anni, è arrivata per la prima volta in Italia e ha aperto da pochi giorni a Milano, all’interno dello Spazio Ventura XV nel quartiere di Lambrate. Attraverso un’esposizione molto ricca, con più di 300 oggetti originali, la mostra racconta le storie e le imprese dei programmi spaziali che consentirono di compiere i primi voli orbitali, di camminare sul suolo lunare e di costruire basi per la lunga permanenza in orbita, come la Stazione Spaziale Internazionale. L’esposizione è molto scenografica, con riproduzioni a grandezza naturale di alcune astronavi, e con spiegazioni chiare e divulgative.
Per accedere agli ambienti della mostra si attraversa una riproduzione della passerella di metallo che gli astronauti delle missioni Apollo, tra gli anni Sessanta e Settanta, percorrevano a oltre 100 metri di altezza per entrare nel Modulo di Comando, collocato sulla sommità del razzo Saturno V, il più grande e potente mai costruito nella storia dell’uomo. La prima sezione racconta invece lo Spazio immaginato e sognato nei millenni prima delle esplorazioni spaziali della seconda metà del Novecento: dalle antiche osservazioni della volta celeste ai libri di fantascienza di Jules Verne, che avrebbero ispirato molti film dei primi anni del cinema.
Le sezioni successive raccontano invece la storia della cosiddetta “corsa allo Spazio”, quando alla fine della Seconda guerra mondiale l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti iniziarono a competere nelle esplorazioni per dimostrare i loro progressi tecnologici, e naturalmente nella potenza dei loro razzi che potevano essere utilizzati per scopi meno pacifici di quelli scientifici. Un modello dello Sputnik, il primo satellite artificiale lanciato dall’URSS in orbita 60 anni fa, e il primo viaggio orbitale del cosmonauta sovietico Yuri Gagarin ricordano quanto gli Stati Uniti fossero inizialmente indietro nella competizione spaziale. Ma in pochi anni la NASA avrebbe recuperato, con i successi dei suoi programmi spaziali Mercury e Gemini, che gettarono le basi per l’ambizioso programma Apollo voluto dal presidente John Fitzgerald Kennedy per portare l’uomo sulla Luna. Quel progresso, che segnò la superiorità degli Stati Uniti nella “corsa allo Spazio”, avvenne nel 1969, ad appena 12 anni di distanza dalla messa in orbita dello Sputnik.
Oltre alle riproduzioni a grandezza naturale delle capsule da trasporto Mercury e Gemini, nella mostra sono visibili una riproduzione del Modulo di Comando dell’Apollo, e una replica del muso dello Space Shuttle Atlantis, con la cabina di pilotaggio ricostruita nei vari dettagli, tali e quali all’originale. Sono esposte tute spaziali di vari periodi storici, cimeli di ogni tipo e fotografie dei momenti più significativi delle esplorazioni spaziali.
“NASA – A Human Adventure” è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19:30 dal 27 settembre 2017 al 4 marzo 2018 presso lo Spazio Ventura XV, in via Giovanni Ventura 15 a Milano.