Sebbene UniCredit non abbia rivelato alcun dettaglio su come è avvenuto l'attacco, la banca ha confermato che un utente malintenzionato sconosciuto ha compromesso un file creato nel 2015 contenente tre milioni di record relativi solo ai suoi clienti italiani.
I dati trapelati contengono informazioni personali di 3 milioni di clienti, tra cui:
-Nome
-Città
-Telefono
-Email
Unicredit ha confermato che i record degli utenti compromessi non includevano altri dati personali o dettagli bancari che avrebbero consentito agli aggressori di accedere ai conti dei clienti o consentire transazioni non autorizzate.
La società ha immediatamente avviato un'indagine interna per indagare sull'incidente e verificare l'entità della violazione, nonché informato tutte le autorità competenti, comprese le forze dell'ordine. La società ha inoltre iniziato a contattare tutti i clienti potenzialmente interessati tramite notifiche e / o posta bancarie online.
I clienti interessati dovrebbero essere principalmente sospettosi delle e-mail di phishing, che di solito sono il passo successivo dei criminali informatici con informazioni di identificazione personale (PII) nelle mani nel tentativo di indurre gli utenti a fornire ulteriori dettagli come password e informazioni bancarie.
Sebbene i dati compromessi non includano dati bancari o finanziari, è sempre una buona idea essere vigili e tenere d'occhio la propria banca e gli estratti conto delle carte per qualsiasi attività insolita e riferire alla banca in modo tempestivo.
Non è la prima volta che UniCredit è vittima di un tale incidente sulla sicurezza dei dati. Nel 2017, la banca ha rivelato due simili violazioni dei dati - una verificatasi tra settembre e ottobre 2016 e un'altra tra giugno e luglio 2017 - che hanno interessato quasi 400.000 clienti italiani.